CALENDARIO CONCERTI
CUERDAS Y TRASTES – Musica spagnolo-napoletana
CONCERTO DI MUSICA DA CAMERA – I MAESTRI DEL MARTINI
PAOLA PERRUCCI, arpa tripla, arpa Erard
BETTINA HOFFMANN, viola da gamba
MARIA LUISA BALDASSARI, clavicembalo
Rocco Rodio (1530-1607)
Prima ricercata
da Cinque ricercate una fantasia,
trascrizione M-S. Kastner
Diego Ortiz (ca.1510-ca.1570)
Recercada primera sopra O felici occhi miei
da Tratado de glosas, Roma, 1553
Alonso de Mudarra (ca.1510-1580)
Fantasia II alla maniera de Ludovico
Antonio Cabezon (1510-1566)
Diferencias sobre la Pavana Italiana, trascritta
per viola da gamba
Duuiensela, per tastiera
da Obras de musica para tecla, arpa y vihuela,
Madrid, 1570.
Giovanni Maria Trabaci (1575-1647)
Toccata seconda e ligature per l’arpa
Ascanio Mayone (1656-1627)
Partite sopra Ruggiero
da Il Primo libro di diversi capricci per sonare
Napoli, Cacchio, 1607
Domenico Scarlatti (1685-1757)
Sonata K 90 (I Grave, II Allegro, III [senza
titolo], IV Allegro)
Sonata K 88 (I [Senza titolo], II Allegro, III Minuet)
da “Le sonate con basso continuo rielaborate a
due clavicembali” (trascrizione di Andreina di Girolamo e Silvia Rambaldi)
Diego Ortiz
Recercada segunda sobre tenore
da Tratado de glosas, Roma, 1553
Curriculum:
A Napoli si sviluppò nel XVI secolo un’intensa
attività artistica che diede un impulso
straordinario alla tecnica strumentale e allo
sviluppo della forma musicale. Spesso i maggiori
rappresentanti della scuola napoletana non erano
originari di Napoli ma diventano Napolitani per
antichità. In questo prestigioso numero di
compositori, oltre a Rocco Rodio troviamo G.L.
Primavera, M. Effrem, S. Dentice, Gian Leonardo
dell’arpa e molti altri. Tra gli strumenti
destinatari di questo sviluppo (anche se in modo
diverso alla prassi moderna) vediamo l’arpa. Si
tratta di un’arpa assai diversa dallo strumento
a pedali che conosciamo e che ebbe una fortuna e
una divulgazione straordinaria tra fine
Settecento- metà Ottocento. E’ uno strumento
complesso, con due o a volte tre file di corde
parallele con la possibilità di effettuare i
cromatismi che erano situati nella cordiera
interna nell’arpa tripla.
Il brano di Rocco Rodio si può eseguire
sull’organo o tastiera in modo ambivalente,
così pure sull’arpa (come viene indicato dal
titolo in copertina). E’ una rara testimonianza
storica della possibilità che questo repertorio
fosse destinato anche all’arpa, modalità che
continuò nel periodo successivo anche se per lo
più in modo sottinteso.
La fantasia di Rodio è composta su un inno
gregoriano come fecero molti suoi contemporanei.
E’ molto probabile che il suo brano, come quello
di Trabaci sia stato composto per l’amico
compositore-arpista Gian Leonardo dell’arpa
celebre virtuoso di questo strumento.
“Para tecla, arpa y vihuela” è la dicitura
che troviamo nella stampa di Cabezon, a indicare
l’intercambiabilità di questi strumenti per
l’esecuzione di queste musiche e di molte altre
di ambito spagnolo (e napoletano), come ad esempio
le opere di Ascanio Mayone. Arpa e tastiera
possono scambiarsi e unirsi in un repertorio dalle
caratteristiche tecniche particolari, tanto più
su uno di quei temi “ostinati” tanto in voga
all’inizio del Seicento come è il caso del
“Ruggiero”.
La viola da g
Ingresso offerta
I concerti del San Giacomo Festival sono organizzati a sostegno della distribuzione degli alimenti ai bisognosi presso i PP. Agostiniani di Bologna.
A concerto iniziato non sarà consentito l’ingresso in sala.