RECITAL DI PIANOFORTE: TRA RIGORE E POESIA, POLIEDRICITÀ DEL VIRTUOSISMO

Marco Iacobacci è un pianista nato a Bari il 29/04/1996, studia attualmente presso il conservatorio “N. Piccinni” di Bari con il M° Vita Papapietro, ha seguito corsi di perfezionamento con il M° Pasquale Iannone, il M° Francesca Leonardi e il M° Konstantin Bogino. Il suo recital solistico di debutto avviene nella prestigiosa realtà internazionale di León(Spagna), dove fra i numerosissimi pianisti spicca ricevendo una critica estremamente positiva, che ne vanta in particolar modo le grandi capacità tecniche e un tocco straordinariamente eclettico, il tutto al servizio di un’innata poesia che gli permette di dare nuova linfa vitale anche al più arido brano. Colpisce soprattutto per la straordinaria padronanza di stile e il magistrale lavoro interpretativo di ogni autore, che sembra riprendere vita sul palco attraverso la sua musica. Parole che ritrovano i meriti riconosciutigli dal M° Konstantin Bogino, che lo aveva antecedentemente definito così: “Marco Iacobacci non è solo un pianista, lui è un artista!! Ha fuoco, grinta, passione, energia, presenza sul palco! Fa vivere e vibrare ogni nota che suona, dipingendola per il suo pubblico, con poesia, fantasia e genialità! Lui ha il grande potenziale per riempire i grandi teatri e sale da concerto! E deve farlo, perché può!”. Nel suo percorso pianistico si è inoltre dimostrato un fiore all’occhiello della sua città esibendosi in contesti di grande caratura culturale e sociale: Ateneo dell’Università “Aldo Moro”, Conservatorio “N. Piccinni”, Auditorium “Nino Rota”, Dipartimento Interateneo di Fisica “M.Merlìn” per “Fisica in Concerto” e Fortino S.Antonio di Bari e Sala Murat per la “Notte dei ricercatori”, eventi per i quali si esibisce ogni anno in qualità di solista, Auditorium della Vallisa, Castello di Valenzano, Associazione “D. Sarro”, “Casa Piccinni”, Chiesa di S.Giovanni Battista, “I giovani Talenti” presso Fiera del Levante. Vince numerosi concorsi nazionali ed internazionali, tra cui “Euterpe” e “Stravinskij”.