ZAMBERLUCCO E PALANDRANA

ZAMBERLUCCO E PALANDRANA

Palandrana vecchia Vedova e Zamberlucco Giovine da Bravo
di ALESSANDRO SCARLATTI

GLI ARTISTI

Marcella Ventura, Palandrana (alto)

Niccolò Roda, Zamberlucco (basso)

Maria Cleofe Miotti, mandolino 

Anna Giuseppina Mosconi, violoncello

Roberto Cascio, arciliuto e concertazione

IL PROGRAMMA

Palandrana rimasta vedova da soli tre giorni, già si lamenta di non aver trovato un nuovo marito!!!.
E’ madre di Moschetta amata da Zamberlucco, giovine da bravo. Zamberlucco va da Palandrana
per chiedere in sposa Moschetta ma un rapido scambio di male interpretate battute fa sì che la
vecchia e smaniosa vedova intenda che Zamberlucco si sia presentato per lei stessa e non per la figlia.
Zamberlucco, colto di sorpresa, cerca di chiarire l’equivoco, ma si lascia trasportare dalla sua natura
smargiassa e maleducata provocando in tal modo, oltre che la delusione, anche la rabbia di
Palandrana. Così, neanche si sono parlati che già, alla fine del primo atto, scoppia tra i due un
furente litigio al suono di enormi offese. Il secondo atto si apre con un Zamberlucco preoccupato che
capisce di dover correre ai ripari se non vuole perdere la possibilità di avere in sposa Moschetta. In
fretta e furia architetta una ingegnosa burla che sfruttando il desiderio e l’ignoranza della vecchia, gli
farà ottenere una scrittura notarile per mezzo della quale Palandrana s’impegna a dargli in sposa
Moschetta. Beffa e lieto fine si intrecciano nell’ultimo atto ma il finale è nuovamente animato da un
fragoroso litigio tra la vecchia strega e il giovine da bravo.